Quando si eseguono più calchi contemporaneamente, è bene ottimizzare i tempi visto che la lavorazione prevede momenti di posa per l’asciugatura di bende, gesso o colori. Perciò, finché procedevo al restauro del calco di Maya, presi in mano quello di Gaya e cominciai a lavorare la superficie applicando i necessari strati di gesso e carteggiandoli finemente fino a farla diventare perfettamente liscia e pronta per essere dipinta…
Quando sono immersa nell’atto creativo sono profondamente connessa e se ascolto, mi arrivano informazioni…già Maya mi aveva riportata alla mia natura di “strumento” quando il mio orgoglio aveva preso il sopravvento e ora mi stava parlando di Lei.
Quella piccola anima era già consapevole della sua forte spiritualità e che doveva fare spazio alla sorella. Rinunciava al suo posto di primogenita per dare spazio a Gaya. Il suo è un amore così grande da lasciare spazio all’altro continuando a sostenerlo e a prendersene cura. Lei è quel sole comparso sul suo calco!
Maya, la mamma di Buddha, non di un bambino come gli altri, quella pioggia d’oro è lo Spirito che la feconda. Blu, rosa intenso, oro nella visione di Alanna, esprimono una profonda spiritualità e la forza dell’Amore che questa piccola anima già ci sta insegnando.
Ebbene, anche stavolta ciò che avevo sentito trovò una conferma.
Prima di consegnare il calco chiesi alla nonna e alla zia di Maya come fosse la bimba nei confronti della sorella ed entrambe mi raccontarono della grande tenerezza con cui se ne prende cura, di come la protegge e del grande amore di cui la ricopre…Ma di questo e di come, sorprendentemente, Maya abbia riconosciuto la pancia che la cullò per nove mesi, potrà forse parlarci meglio Alanna stessa, non credete?
THE END
