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L’Isola che non c’è

Succede che…

in questi giorni, stare in una dimensione “altra” rispetto al consueto, stimoli le mie riflessioni.

Proprio l’altro giorno mentre mi dedicavo alle pulizie “profonde” della cucina, ho sentito il desiderio di farmi accompagnare da qualche “canzonetta” di Edoardo Bennato. Non lo ascoltavo dai tempi dell’adolescenza, quando le sue canzoni mi facevano sorridere, ballare, cantare in compagnia e, in qualche modo, davano espressione a quella parte di me un po’ ribelle eppure sempre oscillante tra la spinta ad essere me stessa e la voglia di essere accettata. Strano che ad un tratto, senza particolare soluzione di continuità con quel passato, sentissi la voglia di tornare ad ascoltare quei brani…l’ho assecondata e ho capito.

Quelle canzoni, oggi, hanno assunto per me significati ben più profondi. Quelle stesse parole hanno preso un nuovo senso. Come se, alla luce del percorso della ricerca personale che in questi anni ho intrapreso, si fossero trasformate per parlarmi di quella realtà che gli  esseri umani per la maggior parte definisce irreale, ma che è la realtà oltre il reale. Quella che i bambini vedono e sentono, quella con cui gli artisti mantengono il contatto, dove la Gioia è palpabile.

Gli artisti…quegli “alieni” che non sanno vivere, che godono di andare contro corrente e che non sanno cosa sia la maturità. Spaventano per l’eccessiva libertà con cui si permettono di esistere, sono spesso trasgressori di un’etica legata ai tempi e ai luoghi in cui vivono.

Oggi sono grata di essere artista e capisco quale grande dono mi sia stato concesso: il vedere oltre, il poter andare ogni volta che lo desidero in quell’Isola che non c’è sapendo che è più vera del reale.

Prova a ritrovare l’artista che c’è dentro di te. Se l’hai seppellito nella parte più profonda di te cerca finché lo troverai, facci pace e chiedigli di condurti in quella frequenza dove tutto è bellezza, amore, “non c’è odio, né violenza, né soldati, né armi” , di condurti all’Isola che non c’è.

Buon viaggio

Sonia

ASCOLTA LA CANZONE

La foto di copertina è opera di una mia allieva, Irene Venturelli, per il Calendario dei Diritti Umani, progetto scolastico pluridisciplinare coordinato e armonizzato da una didattica esperienziale artistica. Anche nella scuola poter “volare” apre molte porte…ma questo è un altro tema.

Di seguito le immagini